Grazie Chiara per la luminosa...ricarica! All'amico Tiziano una giustapposizione; quando dici:
"..........Detto questo, appare evidente che la persona è appunto caratterizzata da entrambe queste due dimensioni conoscitive: anzi, credo proprio che l'identità di ciascuno sia la consapevolezza dell'incontro. Che è diverso nei contenuti da persona a persona, con questo ineliminabile rapporto fra ragione e fede........"
Come ignorare un'altra essenza della persona che troppo spesso la nostra cultura fatta di razionalità scarta o sottovaluta: l'intuizione! Proprio il raggiunto equilibrio e compatibilità tra razionalità ed intuizione consente alla persona di ...."danzare" il proprio percorso di vita, di interpretare in positivo il proprio personaggio, di imparare e di crescere inconsapevolezza, di volersi bene e voler bene a tutto ciò che a lui e solo a lui accade. E gli accade perché a lui e solo a lui serve per imparare, per crescere in consapevolezza!
E allora mi si insinua un dubbio: non è che la "fede" l'abbia "inventata" con "perfida intelligenza" la razionalità dell'uomo? Attribuendole "sacralità" per giustificare, bilanciare la propria postulata, "reale",preponderante "sacralità"!
Ok, per me basta così. Il tributo alla mia razionalità è abbondantemente
versato.
Cordialità, Francesco Torrisi, persona!
Data: 28.06.2013