Mi dispiace che tu l'abbia presa male. È normale provare un istintivo rifiuto per certi discorsi, capita a tutti, e io non ti rimprovero questo. Io lamento, lo ripeto, la mancanza di argomenti nella tua critica al libro, o meglio l’uso di argomenti dogmatici, preconcetti, per te così auto-evidenti che non senti la necessità di spiegarli. Io mi chiedo invece donde nascono queste certezze. È per me un problema intellettuale, indipendentemente dai moti viscerali che ti possono portare a rifiutare il libro. Non sarebbe incoerente in uno come me, che diffida della ragione e crede nella rivelazione, richiamarsi a verità dogmatiche, ma lo è in chi vuole dimostrare 'razionalmente' la falsità o la inconsistenza di alcune tesi. Potrei discutere punto per punto il tuo dizionario per chiarire questa mia critica, ma temo sarebbe terribilmente prolisso e, certo, c'è il rischio di chiudersi in una gabbia.
