LA CREMA DEL CAFFE' FILOSOFICO. IDEE, DIBATTITI, PROTAGONISTI 2003-2013 - QUANDERNO N° 12 DEL CAFFE' FILOSOFICO - AUTORE: LUCA LUNARDI
Il Caffè Filosofico di Crema compie dieci anni: per l’occasione pubblica un libro che verrà offerto in omaggio a tutti gli amici che parteciperanno alla sua festa di compleanno. Si potranno ripercorrere le tappe fondamentali della sua storia, ricordare i migliori dibattiti e riflettere sul futuro dell’Associazione.
Naturalmente non mancherà un brindisi augurale per i prossimi dieci anni del Caffè Filosofico!
I primi dieci anni del Caffè Filosofico di Crema
Considerazioni dell’autore del Quaderno N° 12
Uno degli obiettivi del libro è di lasciare un documento, inserendosi esso stesso come contributo ai dibattiti che rappresentano la vera linfa del Caffè Filosofico. Esso non ha pretese di completezza e impossibile "oggettività", ma spera di compiere una missione che trascenda le singole opinioni: non disperdere il patrimonio culturale espresso nei primi dieci anni, con una punta di legittima autocelebrazione che una associazione dalla vita non breve si merita. Il lettore è l'unico giudice del grado di raggiungimento di quell'obiettivo. La speranza è di aver fatto emergere il valore che è stato prodotto per gli associati ma anche e soprattutto in termini di servizio alla cittadinanza: gli eventi del Caffè si pongono come momenti di formazione ed "elevata" evasione, aperti a tutti. Consci dunque del piatto "forte" della bilancia, onestà vuole che si contino gli oggetti sul piatto "debole" (o che si è indebolito), certi comunque che il primo resta molto più pesante. Due aspetti mi stanno a cuore: si tratta di personali auspici - altri ne avranno di diversi, dissentendo in tutto o in parte dai miei - ma l'intento è propositivo, in un'ottica di miglioramento continuo.
La prima e più importante considerazione riguarda il numero degli interventi e l'intensità dei dibattiti. Su questo piano, la valutazione è ambivalente. Da un lato, se non fossero stati complessivamente adeguati il libro non sarebbe stato nemmeno possibile (peraltro non è stata citata che una parte di tutti i contributi scritti). Quanto ai dibattiti verbali al Caffè a seguito delle relazioni introduttive, va sottolineato che non sono mai mancati (salvo pochissime eccezioni). Dall'altro lato, sembra che gli ultimi tempi segnino un po' il passo; si inizia a sentire la mancanza di certi appassionanti dialoghi, alcuni dei quali ricordati nelle pagine del libro. A pesare è anche il fatto che alcune figure di primo piano, citate nel lavoro, non rompono il silenzio da molto tempo. A fare da contraltare al loro apparente allontanamento si registra l'avvicinamento di altri - a loro volta più o meno attivi -, ma la sensazione permane. Se il fattore principale che sollecita ogni dibattito resta comunque il potere attrattivo del singolo evento, cosa è possibile fare per agevolare la partecipazione? Da poco è stato registrato il dominio www.caffefilosoficocrema.it, presso il quale è ospitato il sito rinnovato del Caffè Filosofico, che oltre a ereditare tutti i contenuti già archiviati sul precedente offre alcune funzionalità e risorse che potrebbero venire incontro all'esigenza. Al di là dello svecchiamento estetico e tecnologico generale - che permette una buona consultazione da qualunque tipo di dispositivo -, la sezione dedicata agli eventi e ai relativi dibattiti (dalla nascita a oggi) è di fatto un blog. Chiunque può contribuire direttamente, commentare la serata e rispondere ad altri. Resta ovviamente la possibilità di inviare il proprio contributo alla casella di posta elettronica (caffecremafilo@gmail.com) perché venga pubblicato, ma l'intervento diretto potrebbe snellire il processo e invogliare maggiormente (oltre a essere in linea con le modalità comunicative odierne). Il medium non è il messaggio (checché se ne dica), ma se è funzionale facilita. Ciò potrà comportare un relativo peso gestionale, almeno per monitoraggio e divulgazione dei contributi del blog, ma non significativamente superiore a quello attuale.
La seconda considerazione è ancor più soggettiva, ma coerente con lo scopo fondante dell'Associazione. Un recupero di tematiche specificamente filosofiche è auspicabile, dopo l'ampio spazio concesso a una costellazione di argomenti più o meno occasionali ed eterogenei verso i quali a volte occorre un certo sforzo per trovare agganci con la filosofia. Chi volesse avvicinarsi al Caffè, senza conoscerne la vicenda, si aspetterebbe degli inviti alla riflessione filosofica ricavati dall'attualità e dalla storia, ed eventi legati ad altre discipline che abbiano però un significativo correlato filosofico. Gli appassionati amano anche certi tecnicismi; la sfida sarebbe quella di renderli abbordabili, accattivanti, magari divertenti anche per chi non avesse formazione specifica (cioè la maggioranza - il Caffè deve guardarsi dall'essere un club esoterico).
Veniamo ai progetti per il futuro. Nel giugno 2013, il presidente Guerini dirama una nota contenente varie proposte per incrementare le attività, in potenziale collaborazione con varie associazioni e istituzioni, particolarmente con la Fondazione San Domenico già coinvolta nell'organizzazione di Crema del Pensiero:
Dopo un decennio di attività, il direttivo della associazione ritiene ora opportuno allargare e meglio qualificare la propria attività culturale: un particolare coinvolgimento del mondo della scuola superiore; spazio a giovani neo laureati di filosofia per l’esposizione delle loro tesi di laurea; approfondimento delle tematiche sollecitate da alcune ricorrenze particolari (quest’anno ad esempio è il 5° centenario della pubblicazione del Principe di Machiavelli); qualche pubblicazione in più; l’opportunità di ascoltare filosofi, teologi ed intellettuali in genere, di livello nazionale (fino ad ora il Caffè Filosofico ha valorizzato le potenzialità culturali locali); questo anche attraverso specifiche convenzioni e collaborazioni con altre associazioni o istituzioni culturali locali.
Ritiene quindi di proporsi per una precisa forma di collaborazione con l’istituzione culturale più prestigiosa, più attiva e rappresentativa della città rappresentata dalla Fondazione S. Domenico con il teatro, l’Istituto musicale Folcioni, le attività di esposizione d’arte, ed altro. Siamo certi che da questa collaborazione il Caffè Filosofico trarrà ulteriore spinta per ampliare la propria attività al servizio dei cittadini[1].
L'intento di tenere alta l'attenzione rivolta alle intelligenze locali - in particolar modo per il tramite della presentazione delle tesi di laurea - viene bilanciato dalla volontà di coinvolgere personalità di rilievo nazionale, che non potranno che dare lustro, visibilità e spessore all'Associazione. Naturalmente ciò sarà possibile se il Caffè sarà in grado di attrarre risorse adeguate e imbastire proficue opportunità di collaborazione con realtà culturali affini anche oltre il territorio cremasco.
Un ultimo pensiero, il più importante. Ogni valutazione retrospettiva, programma per il futuro, proposta di collaborazione e qualunque attività caratterizzante la vita dell'Associazione sarebbero destinate a veloce dissipazione se gli amici del Caffè Filosofico, con particolare riferimento al suo Consiglio Direttivo, non mantenessero la passione e la dedizione necessarie a garantirne la continuità. Come recita anche uno dei Quaderni del Caffè già pubblicati, le idee cambiano il mondo: esse sono ciò che il Caffè richiede per evolvere, possibilmente migliorando, senz'altro per rimanere in buona salute. Le persone potranno cambiare, le cariche ruotare, ma ciò che importa è che queste abbiano lo spirito giusto - quello rivolto alla riflessione aperta, amichevole ma onesta, che non abbia paura di fare anche della sana provocazione quando è il caso. In spirito di libertà: come deve essere la filosofia.
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Dibattito
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