UNA VITA CEREBRALE: L'INVENZIONE DELLA MORTE NELLA SOCIETA' DEL PROFITTO - RELATORE: LIVIO CADE'

13.10.2014 21:00

Se il rispetto della vita umana è nozione fondamentale della nostra cultura, altrettanto fondamentale diventa una definizione di vita umana che definisca gli ambiti di applicazione del diritto di vivere. Allo stesso modo, non si può prescindere da un concetto di morte che sancisca il limite naturale di quello stesso diritto. Perciò, non solo è necessario disporre di una legge, di un costume, di una cultura e di un comune sentire che pongano regole e divieti relativi all’uccisione di esseri umani, ma anche di una legge e di un consenso generale che attribuiscano un senso preciso alla morte, ne forniscano una chiara definizione e indichino criteri validi per l’accertamento dell’assenza di vita. Paradigma radicale e imprescindibile delle nostre certezze mediche, giuridiche, religiose, antropologiche, la distinzione tra vita e morte si dibatte oggi tra ambiguità e paradossi di cui pochi sono consapevoli e di cui è difficile prevedere le conseguenze.

 

ALLEGATI GLI APPUNTI DEL RELATORE.

L-invenzione della morte.pdf (268448)

 

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