Lunardi ha il merito di aver riportato in essere una questione che sembrava essersi assopita: quale rapporto sussiste tra filosofia e scienza? Un rapporto che non è solo di reciproca influenza, ma soprattutto di sostegno nel cammino di ricerca della verità. Come potremo giungere - sembra suggerirci l’autore - ad intuire i principi di verità se il terreno delle nostre argomentazioni è disconnesso? Ecco allora che i pensatori della crisi delle certezze ci vengono in aiuto. Vengono in soccorso a noi che con l’incertezza abbiamo imparato a convivere.
In secondo luogo, grazie ad un linguaggio preciso e al tempo stesso chiaro, Lunardi accompagna il lettore alla scoperta dei grandi temi dell’epistemologia contemporanea, quegli stessi argomenti che possono aiutarci a combattere quell’analfabetismo scientifico che rischia di dilagare oggigiorno. Pagina dopo pagina il lettore riesce a comprendere l’importanza della domanda posta da John Maynard Keynes: “quando i fatti cambiano, io cambio la mia opinione. Lei cosa fa, signore?”. Un quesito quanto mai attuale, alla luce dei molteplici cambiamenti del nostro tempo.
Il diciannovesimo quaderno del Caffè filosofico è dunque una guida e uno stimolo per coloro che sono alla ricerca della verità, è un prezioso volume che fa luce nell’oscurità che a volte avvolge tanto la filosofia quanto la scienza.
Gabriele Ornaghi
Presidente del Caffè Filosofico